Sono Francesco Ameli, e sono nato 39 anni fa ad Ascoli Piceno.
Sono molto legato alle nostre terre e alle nostre tradizioni, dove ho deciso di restare. Amo questo territorio, dalle montagne delle aree interne alla costa, passando per gli ulivi e i calanchi della vallata, anche con le sue contraddizioni.
I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto e l’umiltà, mi hanno insegnato che davanti alle ingiustizie non bisogna mai restare indifferenti. Questi valori mi hanno accompagnato nella mia vita personale e professionale, o se non altro da questi valori ho sempre provato a farmi guidare:
quando ho lavorato come manovale o come procacciatore di affari, mentre gestivo un chiosco o quando friggevo le olive in un food truck, oppure quando mi esibivo cantando l’opera sui palchi dei teatri di tutta Italia.
Trascinato da un bisogno impellente di “fare”, di vedere accadere le cose, lo stesso impegno ho provato a metterlo in ogni esperienza politica: dallo spostare le panche alle feste dell’unità, ai banchi dell’opposizione del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, dove sono eletto, alle ultimente elezioni, come candidato più votato del centrosinistra.
Oggi la sfida è una sola. Cambiare il governo della Regione: un governo di centrodestra che invece di correre ha tirato il freno a mano. Serve una nuova visione per il nostro territorio, una visione costruita con impegno, concretezza, tenacia.
Ricostruiamo una sanità regionale che sia al servizio delle persone. Basta tagli e riorganizzazioni confuse. Puntiamo su una rete di servizi territoriali forti, sulla riduzione concreta delle liste d’attesa, sull’assunzione e valorizzazione del personale sanitario. Noi non pensiamo che si debba curare solo chi ha i soldi per farlo, perché la salute non è un privilegio, ma un diritto universale che va garantito a ogni cittadino, in ogni parte della regione.
Difendiamo il lavoro e rilanciamo il tessuto produttivo delle Marche, a partire dal Piceno. Serve più qualità, più diritti, salari adeguati e sicurezza nei luoghi di lavoro. Investiremo su innovazione, transizione digitale, sostenibilità, formazione e politiche industriali capaci di rafforzare le piccole e medie imprese, vero cuore della nostra economia. Noi non lasciamo indietro nessuno, noi vogliamo tutele e diritti per tutti i cittadini della regione.
Garantiamo i servizi essenziali (scuola, sanità, trasporti), e poi incentivi per giovani coppie, agevolazioni fiscali per imprese e nuovi abitanti. Spopolamento, sisma, isolamento: le aree interne sono al limite e negli ultimi cinque anni sono state dimenticate. Per noi invece rappresentano una risorsa decisiva, centrale nel progetto di rilancio della nostra regione. Noi non vogliamo che le aree interne scompaiono, vogliamo che tutti i cittadini della regione abbiano pari opportunità, a prescindere da dove vivono.
Rimettiamo sulla mappa il Piceno e il sud delle Marche che soffrono da anni un isolamento infrastrutturale inaccettabile. Vogliamo una regione connessa, accessibile, moderna: più trasporti pubblici efficienti, ferrovia potenziata senza interrompere l'obiettivo della metropolitana di superficie, strade sicure e investimenti sulla mobilità sostenibile. Unire costa ed entroterra, nord e sud, significa dare pari opportunità a tutte le comunità. Noi non vogliamo una regione isolata, vogliamo una regione collegata all’Italia e all’Europa.
Rafforziamo i consultori familiari, investiamo nella salute mentale, garantiamo i diritti delle persone con disabilità, riconosciamo e valorizziamo il ruolo dei caregiver. Noi non crediamo che ci siano cittadini di serie A e di serie B, perché vogliamo vivere in una regione che non lascia indietro nessuno.
Contrastiamo il cambiamento climatico con scelte coraggiose: energie rinnovabili, economia circolare, stop al consumo di suolo e agli interventi dannosi sul territorio. Sosterremo l’agricoltura sostenibile, la cura dei paesaggi, la prevenzione ambientale. Le Marche devono diventare un modello di transizione ecologica giusta. Noi non crediamo che il cambiamento climatico sia una finzione, noi vogliamo garantire un futuro alle nuove generazioni.